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Il nostro impianto è stato autorizzato circa 10 anni fa all’interno dell’attuale Integrata Ambientale (AIA). Questa prevede il trattamento e recupero di plastiche da imballaggio contaminate da sostanze pericolose congiuntamente a quelle non pericolose che altrimenti sarebbero destinate ad incenerimento.

Le plastiche che attualmente recuperiamo sono  le termoplastiche.

HDPE polietilene ad alta densità

Si usa per produrre bottiglie, bidoni, cestini, contenitori da trasporto.

LDPE polietilene bassa densità  

Si usa per produrre imballaggi, sacchi, borse, rivestimenti di cavi, contenitori, tubi e giocattoli.

PP polipropilene

Si usa per produrre fibre tessili, giunti, contenitori per trasporti, mobili, tappeti e cordami, contenitori per alimenti.

Il materiale recuperato viene reimmesso sul mercato come scaglie macinate.

La linea di lavorazione si articola su diversi processi:

  1. la cernita manuale preventiva che ha lo scopo di eliminare le plastiche non idonee al recupero (colle, vernici ecc.).
  2. Triturazione e granulazione che ne riducono il volume;
  3. Lavaggio, centrifugazione e asciugatura per ottenere un prodotto finito che si presta alle successive lavorazioni (stampaggio o estrusione)

Entro l’anno in corso è prevista l’istallazione di un separatore ottico per colore.

Il nostro  laboratorio segue le fasi di lavorazione e analizza la purezza finale del materiale ottenuto (sempre oltre il 95%).